Studio Dentistico Dott. Massimo Cortiana - Legnano - Dentisti

 

 
Studio Dentistico Cortiana Legnano

Il servizio di valutazione clinica della postura e l'esame su pedana baropodometrica viene effettuato dal Dott. Cortiana  presso  l'ambulatorio  dello  Studio  Montebello  in  Via  Pietro Micca nr. 61 a Legnano - Tel. 0331-442586
 
La pedana baropodometrica è una strumento che rileva le variazioni di pressione e i movimenti del baricentro podalico e corporeo che si verificano durante un periodo fisso di misura (51,2 sec.)

L'analisi computerizzata di tali dati permette di stendere un piano di trattamento personalizzato di riprogrammazione posturale che , secondo il tipo di patologia riscontrata, potrà riguardare l'occlusione e/o un intervento fisiokinesiterapico sulle parti del corpo in cui viene riscontrata una anomala rigidità. Per questi ultimi piani di trattamento ci avvale della preziosa collaborazione del Dott.Giorgio Gandolini, specialista in Reumatologia Medicina fisica e Riabilitazione.
 

I trattamenti fisiokinesiterapici potranno essere svolti presso Lo Studio Montebello o presso qualsiasi terapista di propria fiducia.
L'esame clinico posturale e l'esame con pedana baropodometrica permettono di discriminare le cause e di conseguenza impostare un trattamento il più possibile corretto e centrato sul reale motivo della patologia.

Mal di schiena, cervicalgie, vertigini, acufeni (fischi nell'orecchio) possono così essere il più delle volte risolti evitando il ricorso a terapie farmacologiche a volte pesanti e, se protratte nel tempo, addirittura dannose per l'organismo.

Appuntamenti per valutazioni posturali possono essere fissati direttamente presso:

Studio Cortiana
Via Pietro Micca, 61
20025 Legnano (MI)
al numero 0331-442586

 

POSTURA CORPOREA - A cura del Dott. Giorgio Gandolini

La definizione esaustiva del concetto di postura corporea presenta numerose difficoltà legate alla complessità della natura umana. Riteniamo tuttavia che possa semplicemente essere definita come la “modalità del corpo umano di acquisire e di mantenere tutte le posizioni conservando un perfetto l’equilibrio” (Lazzari E. – Sistem for postural disorders and equilibrium analysis and re-education – DL Medica).
 
Lo squilibrio posturale, fonte di sintomatologia spesso non altrimenti spiegabile, è visto secondo questa ottica come una disfunzione del “sistema propriocettivo”. Il sistema propriocettivo permette al nostro cervello di conoscere in qualunque momento lo stato di tensione di tutti nostri muscoli e i rapporti tra i vari segmenti del corpo. Quando si crea una disfunzione di tale sistema si possono avere ripercussioni negative sulla postura corporea.
 
Esiste una postura fisiologica caratterizzata da un allineamento bilanciato delle strutture ossee: in tali condizione l’equilibrio è il frutto di un buon rapporto tra forza di gravità e carico muscolare ed è espressione di un buon funzionamento del nostro sistema propriocettivo. La propriocezione rappresenta quindi la capacità del nostro Sistema Nervoso di conoscere in ogni istante lo stato di tono di ogni muscolo e lo stato di tensione di ogni tendine del nostro corpo; attraverso queste informazioni il Sistema Nervoso è in grado di conoscere in ogni istante la posizione di ogni segmento corporeo l'uno rispetto all'altro e anche in relazione al nostro corpo in toto. Questa capacità è dovuta al fatto che in ogni muscolo ed in ogni tendine sono presenti alcuni recettori, cosiddetti propriocettori, che sono in grado di valutare il grado di stiramento e di tensione e trasmetterlo al Sistema Nervoso Centrale. Questa è una informazione fondamentale per il Sistema Posturale che deve poi regolare il tono muscolare.
 
Il nostro corpo è in perenne lotta contro la gravità per mantenere le posture necessarie alla vita di relazione. Per fare questo utilizza principalmente i muscoli antigravitari che hanno bisogno di continui aggiustamenti di contrazione (tono) per far in modo che i vari segmenti scheletrici assumano le posizioni che desideriamo. Naturalmente l'artefice di questo lavoro è solo in ultima analisi il muscolo ma tutto parte dalla nostra "centralina" che è il Sistema Nervoso. Questo infatti funziona come un vero e proprio computer perchè raccoglie tutta una serie di informazioni che provengono sia dall'esterno che dall'interno del nostro corpo, le integra tra loro, le elabora e successivamente "ordina" ai vari muscoli scheletrici di modificare il loro tono muscolare in modo favorire un certo movimento o una determinata postura. La contrazione o il rilasciamento di questi muscoli determina il conseguimento delle relative posture. Vengono definiti recettori posturali alcune porzioni del nostro corpo che Sistema Nervoso utilizza per acquisire informazioni. I principali recettori posturali, perchè meglio conosciuti e da tempo studiati, sono il sistema visivo (occhio) ed il sistema podalico (piedi). Il sistema otovestibolare (orecchio) è altrettanto importante per le informazioni che aggiunge, ma sembra venga utilizzato maggiormente durante il movimento. Il sistema stomatognatico rappresenta un nuovo recettore posturale ultimamente molto studiato.

Cerchiamo di fare una breve descrizione dei due recettori posturali principali: occhio e piede.
Si preferisce parlare di sistema visivo globale e non solo dell'occhio perchè, nella realtà, diverse sono le funzioni che ci interessano. Innazitutto il bulbo oculare, che attraverso la sua retina ci consente di "vedere" ciò che ci circonda. Questa è la prima informazione"esterna" che il sistema visivo invia al Cervello. Ma c'è anche un'altra informazione ben più importante che definiremo "interna" perchè proveniente dalla muscolatura estrinseca oculare: l'informazione propriocettiva proveniente dai muscoli che permettono i movimenti oculari. Oggi sappiamo che questi muscoli sono importanti sicuramente per i movimenti del bulbo oculare ma anche per la regolazione del tono di muscoli situati in parti del corpo più distanti come ad esempio i muscoli estensori e rotatori delle gambe. Per questo motivo questi muscoli dell'occhio sono anche definiti posturali. Quindi il sistema visivo invia al Sistema Nervoso Centrale due tipi di informazioni: quella esterna attraverso l'occhio con i suoi fotorecettori ed una propriocettiva o interna attraverso i recettori propriocettivi dei muscoli oculari.
 
Il piede è l'altro recettore del Sistema Posturale. Anche questo è in grado di inviare al Sistema nervoso centrale informazioni esterne ed interne. L'informazione "esterna" è data principalmente dai meccano-recettori della pelle mentre l'informazione propriocettiva è data dei recettori propriocettivi situati nei muscoli e legamenti del piede e della caviglia.
 
Torniamo alla Disfunzione del Sistema Propriocettivo come possibile causa dello squlibrio posturale. Può accadere che proprio questi recettori posturali si trovino in una condizione tale da non essere più in grado di inviare informazioni o in grado di inviare informazioni non corrette; come può accadere che il sistema propriocettivo in toto possa aver perso la sua capacità di assumere, elaborare ed integrare correttamente le informazioni ricevute. In questi casi le informazioni che vengono date al Sistema Posturale non saranno corrette ed il Sistema Posturale invierà comandi ai vari distretti muscolo-tendinei che "in buona fede" riterrà giusti ed utili all'organismo, ma che in realtà determineranno asimmetrie di tono capaci di suscitare, ad esempio, una sintomatologia dolorosa.
 
Questo potrebbe essere il meccanismo per il quale, nell'adulto, si instaurano situazioni patologiche quali lombalgie, cervicalgie, problemi articolari alle ginocchia per un alterato carico; nel bambino si può instaurare la stessa situazione, ma probabilmente per la giovane età, la sintomatologia dolorosa difficilmente si presenta. Così accade, per esempio, nei bambini dislessici con difficoltà alla lettura: basti pensare che in questi soggetti la disfunzione propriocettiva determina un'errata percezione degli oggetti circostanti ed anche dei punti di fissazione in fase di lettura. Questo potrebbe spiegare il fatto che molti di questi giovani soggetti vedono migliorare nettamente i loro problemi di lettura attraverso un intervento sul Sistema Propriocettivo.
 
Viceversa nella postura patologia esiste un disallineamento delle strutture ossee: in tali condizione perché si mantenga l’equilibrio le componenti muscolari e legamentose associate all'apparato scheletrico vengono utilizzate in maniera non fisiologica creando i presupposti per l'insorgenza della patologia. L’equilibrio dipende dall’integrazione di stimoli sensitivi e sensoriali provenienti dall’organo della vista, dal sistema vestibolare, dai piedi e da recettori propriocettivi variamente distribuiti a livello delle articolazioni sottoposte al carico e della muscolatura oculare. Queste informazioni vengono inviate a livello midollare e cerebrale dove vengono elaborate e da dove originano gli impulsi diretti alla muscolatura volontaria ed involontaria ottenendo come risultato finale il mantenimento dell’equilibrio. Stimoli “perturbanti” rilevati dal sistema sensoriale e propriocettivo determinano conseguenti risposte volontarie ed involontarie che coinvolgono il sistema muscolo-scheletrico determinando il disellineamento delle strutture ossee tipico della postura patologica.
Ciò significa La postura normale, cioè quella che abbiamo definito come fisiologica, può essere modificata da alterazioni della colonna vertebrale, del bacino, della articolazione temporo-mandibolare, degli arti o anche da abitudini sbagliate viziate.
Ad esempio alterazioni morfologiche quale una differenza della lunghezza degli arti inferiori provocherà un atteggiamento obliquo del bacino e una deviazione della colonna determinando un atteggiamento scoliotico e contratture muscolari.
 
In tale situazione l’organismo risponderà a questi stimoli “perturbanti” con precise compensazioni atte al mantenimento della postura che tuttavia provocheranno un sovraccarico articolare e muscolare in quei settori corporei coinvolti nella correzione di questi vizi di posizione. A lungo andare questa condizione può provocare, se non trattata adeguatamente, danni permanenti quali accorciamenti di muscoli, scoliosi, piedi piatti, ginocchio valgo con successiva gonartrosi ed in ultima analisi artrosi generalizzata, tendinopatie, discopatie ed ernie discali.
 
Una alterazione posturale determinata da cattive abitudini (posizione di guida non corretta, scorretta posizione nel banco durante le ore scolastiche ecc.), per effetto degli stessi meccanismi, potrà può provocare spostamenti del bacino, curvatura irregolare della colonna, collo in avanti associato spesso a dolori cervicali.
 
I dolori a carico della colonna vertebrale rappresentano una delle più frequenti condizioni patologiche in grado di ridurre significativamente la qualità di vita determinando inabilità al lavoro e limitazioni nella attività di vita quotidiana. L’artrosi è senza dubbio una delle principali cause del dolore al rachide tuttavia, spesso, la stessa artrosi può derivare da pregressi disturbi posturali. In tale ambito il tratto cervicale è quello maggiormente interessato. I disturbi cranio-cervicali possono essere determinati da patologie a carico dei segmenti sottostanti (cosiddette patologie ascendenti) oppure da patologie a carico dall’apparato stomatognatico, cioè dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), della arcate dentarie e dei muscoli masticatori (cosiddette patologie discendenti).

Tali condizioni possono essere classificate in quella che viene definita: Sindrome da Deficienza Posturale. Il termine sindrome si riferisce ad un insieme di segni e sintomi che configurano uno stato patologico del soggetto. In questo caso sembra, ad una lettura superficiale, che i sintomi riferiti siano poco collegati e ancor meno collegabili tra loro. Se però consideriamo il defict posturale come frutto di una disfunzione di un sistema capace di interferire direttamente o indirettamente su diversi organi ed apparati, come ad esempio il Sistema Propriocettivo, allora risulta più facile spiegare la notevole diversità apparente dei sintomi. Naturalmente si tratta di sintomatologie che non si riesce a spiegare o che non riesce a collocare in chiare e precise patologie di specifici organi od apparati. Siamo quindi nel campo cosiddetto "funzionale".
Ecco un lenco dei sintomi tipici:
 
Dolore:
• cefalea,
• dolore retro-oculare,
• dolore toracico o addominale,
• gastralgia,
• rachialgie.

Turbe dell’equilibrio:
• nausea,
• stordimento,
• vertigine,
• cadute inesplicabili.

Segni oftalmologici:
• visione mossa,
• diplopia monoculare o binoculare,
• scotomi direzionali,
• cattiva localizzazione degli oggetti nello spazio.

Segni di natura propriocettiva:
• dismetrie,
• errori di apprezzamento del proprio schema corporeo.

Segni articolari:
• torcicollo,
• lombalgie,
• periartriti,
• distorsioni.

Segni neuro-muscolari:
• parestesie,
• difetti di controllo motorio delle estremità.

Segni Otorinolaringoiatrici:
• ronzio,
• sordità,
• sensazione di corpo estraneo nella glottide,
• disfonia

Segni Odontoiatrici:
• difficoltà e dolore alla masticazione
• difficoltà nell’apertura della bocca
• serramento
• bruxismo

Segni psichici:
• dislessia,
• agorafobia,
• difetto di concentrazione,
• perdita di memoria,
• astenia,
• ansietà,
• depressione.

La Sindrome di Deficienza Posturale è una malattia generalmente cronica che non si autocorregge perché la disfunzione del Sistema Propriocettivo instaura un nuovo schema corporeo che viene considerato dal Sistema Posturale come ideale e quindi mantenuto nel tempo. I soggetti affetti da tale Sindrome hanno spesso una postura tipica, anche se a volte non percepibile facilmente da occhi non allenati.
Da tutto ciò si evince come la multidisciplinarietà dell’approccio al paziente sia fondamentale per il riconoscimento della sindrome e per l’impostazione di una terapia corretta e funzionante che porti alla fine alla risoluzione dei problemi.

Dott. Giorgio Gandolini

 

 
 

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